lunedì, marzo 10, 2008

Weit weg


Se si pensa che cinque secoli fa l'uomo credeva Marte una scheggia di luce eterna, infissa in un cielo di cristallo ruotante in silenzio attorno alla terra, e che fra pochi decenni lo stesso uomo stamperà le proprie orme nella polvere dei deserti del pianeta, non si può non restare ammirati di fronte all'immenso cammino percorso.

Guido Ruggieri, 1971


Sto leggendo "La scoperta del pianeta Marte" di G. Ruggieri. È molto interessante come documento di storia della scienza; sono ancora alla parte iniziale dove spiega la storia delle osservazioni di Marte; è ben scritto, anche se un po' leibniziano nella sua fede nelle magnifiche sorti e progressive.

Inoltre, trovo interessante il fatto che, se il programma Aurora funziona come deve, allora prima del 2030 avremo uomini su Marte.

Che dire, una delle poche volte in cui una previsione scientifica viene azzeccata...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Errata Corrige: una delle poche volte in cui una previsione scientifica verrebbe azzeccata...

(sempre per non lasciarsi troppo andare con la fede nelle magnifiche sorti e progressive...)

Lap(l)aciano ha detto...

hai ragione: mi hai colto in castagna!

ce ti posso dire: è l'eterna dicotomia fra l'essere e l'apparire; io cerco di apparire come uno scettico razionalista, ma nel profondo della mia anima sono un inguaribile hegeliano...