stavo leggendo alcuni articoli su anelli continui di neuroni. si usano tali cose bizzare per simulare, dicono questi scienziati, la memoria a breve termine di pattern visivi. c´e´ qualcosa pero´ che mi disturba. loro dicono che il riconoscimento di un pattern corrisponde alla convergenza di una certa equazione di evoluzione verso un equilibrio inomogeneo. ovvero che la soluzione di tale equazione di evoluzione, che chiamero´ u(t,x) converge per t --> oo verso una funzione v(x) che non e´ costante rispetto a x.
ora, per giove, decidetevi! volete una memoria a breve termine, o volete una memoria a lungo termine? se la memoria e´ a breve termine, si suppone che per t-->oo i vari pattern vengano, per cosi´ dire, azzerati. ovvero che u(t,x) converga verso una funzione v(x)=c, cioe´ costante nello spazio.
quello che io tenderei ad affermare, insomma, e´ che la memoria a breve termine corrisponde ad un transiente nell´equazione di evoluzione. la memoria a lungo termine, ovvero il fatto che ci siano dei pattern registrati nell´anello, corrisponde invece all´esistenza di soluzioni asintotiche. d´altra parte, leggendo codesti articoli, ho anche capito il motivo storico per cui si e´ originato questo equivoco. ma questa e´ un´altra storia.
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