La prima dicotomia è quella fra simmetrie di gauge e simmetrie spaziali. La seconda dicotomia è quella fra simmetrie locali e globali.
Qual'è il problema, mi chiedevo ieri, nel considerare simmetrie spaziali locali?
Come ho già fatto notare, per considerare simmetrie spaziali, è necessario che il dominio D su cui è definita la nostra funzione possieda un gruppo di simmetrie parametrizzazo tramite un certo gruppo Z.
Se adesso vogliamo che la simmetria sia locale, abbiamo bisogno di una famiglia a due parametri di trasformazioni di D in D, diciamo
Il problema, adesso, è che questa famiglia di simmetrie deve essere un gruppo secondo l'operazione di composizione; questo vuol dire (mi sembra in questo momento) che fissato z, la famiglia debba essere un gruppo, rispetto alla legge di gruppo in D.
Ma allora stiamo chiedendo a D di avere un gruppo di simmetrie parametrizzato in D stesso!
Due cose non mi sono chiare:
La prima, se il mio ragionamento di cui sopra è corretto.
La seconda, se esistono domini (a parte le palle unitarie) che hanno questa bizzarra proprietà.