In numerosi dibattiti con amici e colleghi, in particolare con d.m., ho sempre sostenuto alcune tesi provocatorie: una delle mie predilette era diretta contro certi eccessi femministi che affermano che uomini e donne siano mentalmente uguali.
Uno dei miei argomenti prediletti è questo: prendiamo ad esempio la matematica; è evidente che nelle facoltà di matematica da un certo livello in poi spariscano le donne; dato che non vi sono altri argomenti scientifici e razionali che spieghino questo fenomeno, dobbiamo supporre, fino a prova contraria, che le donne siano meno portate dell'uomo per la matematica.
Se dall'università avete accesso a Science, ecco, per onestà intellettuale, una prova contraria.
martedì, agosto 26, 2008
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3 commenti:
Calma, non é cosí banale: l'argomento principale, che l'articolo prende in giusta considerazione, é la maggior varianza presenti nei maschi, non la maggior media, che da tempo é notoriamente pari.
Questo articolo, ancorché utile dal punto di vista quantitativo e aggiornato, non dice nulla di nuovo, su un piano qualitativo, rispetto a quanto detto dalla psicologia sperimentale decenni fa. E non sorprende la cosa, dal momento che per giustificare la variabilitá maschile sono state chiamate in causa genetica (vabbé che vengono chiamate in causa per tutto, ma il modello in questione pare semplice ed efficace: geni sul cromosoma X).
I dati culturali, e in particolare l'interessante trend inverso della variabilitá tra i maschi asiatici meriterebbero approfondimento. Uno studio longitudinale (cioé attraverso decenni) chiarirebbe molti di questi aspetti rimasti un po'oscuri. Ma mi pare presto per fare ammenda ;)
ciao
Quindi posso tornare con onestà scientifica al mio maschilismo matematico?
:-)
Io mi manterrei sulla prudente affermazione che gli uomini diventano piú spesso delle donne Signori della Matematica :D Del resto il fatto che ci sia maggior variabilitá implica che pressappoco per ogni geniale matematico ci sia un idiota completo ;) quindi meglio non calcare la mano!
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