domenica, agosto 16, 2009

Distribuzione di Poisson

Cos'è la distribuzione di Poisson? A cosa serve? Come è possibile derivarla come somma di variabili di Bernoulli infinitesimali?

Queste ed altre domande sono risposte nella prima trasmissione di CardaTV!

12 commenti:

delio ha detto...

1) depìlati la mani
2) sei stato doppiato da una barista napoletana?
3) pure quei corsi universitari che mandavano in tv alle 4 di notte dieci anni fa erano piú eccitanti.

ma lo sai che sono critiche a fin di bene motivate dall'affetto, no?

Lap(l)aciano ha detto...

mmhh... potrei chiamare la serie: "O' scienziat' tedesche"

Bluebeardburns ha detto...

Caro Lap(l)aciano,

mi permetto di darti qualche consiglio per rendere piú fruttuoso il tuo lavoro.

1. Target. A chi é rivolta la CardaTV? Il tuo primo intervento é certamente ovvio per uno studente di matematica, ma poco chiaro per uno che la distribuzione di Poisson non la conosca. Io suggerisco di focalizzarti per bene sul destinatario e di esplicitarlo all'inizio del video con dei titoli di testa.

2. Titoli di testa e schede. Questi titoli di testa io li immagino come dei fogli di carta sui quali hai scritto precedentemente i prerequisiti matematici per comprendere la tua lezione e i destinatari. (es.: cos'é una variabile aleatoria discreta? Cos'é un valore atteso? etc.).
Queste schede, se preparate prima, evitano che tu perda un sacco di tempo a scrivere. Mentre scrivi, infatti, diventa piú difficile seguire le parole che dici, che sono piuttosto tecniche.

3. Supporto grafico. Una cosa che manca decisamente sono grafici per mostrare ad esempio l'andamento di questa distribuzione. Se tu avessi delle schede, non ti costerebbe nulla sfogliarle una dopo l'altra e così saltare a un grafico quando lo ritieni opportuno, oppure a un esempio. Penso agli intervallini e a piccole definizioni chiave che potresti rimarcare evidenziandole o sottolineandole. Sarebbe molto piú chiaro e ti costerebbe forse una mezz'ora in piú. Ma immagina quanto potrebbero essere utili questi grafici a studenti di lieceo e della triennale.

4. Ipotesi, dimostrazione e tesi. Se usassi dette schede, potresti introdurre in alto l'equazione di partenza e quella che vuoi derivare (giá scritte), per poi mostrare i passaggi scrivendo con la penna. I momenti in cui scrivi dovrebbero essere limitati il piú possibile, perché tolgono visuale dal foglio e attenzione da quello che dici. Alcune definizioni fondamentali, mi ripeto, sarebbero piú facili da seguire se fossero scritte.

5. Se fossi in te preparerei un video che introduce il tuo canale, la tua persona, lo scopo, i destinatari. Ció non toglie che di video in video tu possa specificare il livello richiesto.

Buon lavoro!

Lap(l)aciano ha detto...

Penso che per molte cose tu abbia ragione. Queste le mie risposte

- Penso che il mio target siano esattamente studenti di triennale e di liceo.
- Anche Ulla è una sostenitrice dell'idea delle schede. Il vantaggio dello scrivere in diretta è che, almeno per quanto riguarda me, è più facile capire dimostrazioni se si vede come vengono scritte. Cosa ne pensi di un formato ibrido: schede per figure, ipotesi e tesi e scrittura live per le dimostrazioni?

Bluebeardburns ha detto...

Se ho ben capito é proprio quello che avevo suggerito al punto 4 del mio intervento, quindi sono d'accordo ;)
Pensa che meraviglia se questa operazione didattica riuscisse: 10 minuti per imparare le basi di un argomento di matematica! Wow!

Senti un chiarimento nel merito, non te la prendere, so che sono ciuccio:

perché il lim->inf. (1 - l/N)^N non é 1?

cioé l/N tende a 0, quindi la parentesi dovrebbe tendere a 1, che elevato a N sarebbe 1.
È vero che di potenza in potenza la quantità diventa sempre piú piccola (come si puó verificare con una calcolatrice) perché il numero é cmq minore di 1; ma come si arriva a quell'espressione?
Ho trovato su wikipedia che é una domanda di analisi elementare... magari uno spunto per il prossimo video ;)

ciao ciao

Lap(l)aciano ha detto...

La tua domanda è legittima. Il tuo ragionamento sarebbe corretto se l'N nell'esponente non fosse N, ma un C. Però è un N e quindi succede questa cosa: (1-1/N)^N vorrebbe andare a 1 a causa del fatto che hai qualcosa di semprè più vicino a 1 elevato a qualcosa di positivo, ma vorrebbe anche andare a 0 perchè hai qualcosa di minore di 1 elevato a qualcosa che cresce senza limite.

Per qualche motivo misterioso (che spiegherò nel prossimo video) queste due tendenze si bilanciano e il limite va a qualcosa tra 0 e 1. A questo qualcosa noi diamo il nome di 1/e.

Sono riuscito a spiegarmi?

Bluebeardburns ha detto...

... che sarebbe e^-1 e quindi se il denominatore della frazione é diverso da 1 diventa e^-c? Be' forse intuitivamente ho capito... attendo con trepidazione il prossimo video! ;)

Bluebeardburns ha detto...

Ovviamente intendevo numeratore...

Anonimo ha detto...

Non ti curar di loro, e grazie per questa tua dimostrazione, solo comprati un microfono, ce ne sono a partire da 10-15 euro.
Sei un mito!

Lap(l)aciano ha detto...

Grazie anonimo per le tue parole di incoraggiamento! Al momento sono oberato di lavoro, ma appena posso produrrò un nuovo video.

Ciao
Stefano

Anonimo ha detto...

Grazie mille!

Lap(l)aciano ha detto...

Grazie anonimo...