mercoledì, ottobre 24, 2007

ghiaccio

la desertificazione è il processo di degradazione del suolo causato da numerosi fattori, tra cui variazioni climatiche e attività umane.

wikipedia


prendendo spunto da questa discussione facciamo un conto che risponda a questa domanda: verremo sommersi dai ghiacci dell'antardide? per rispondere a questa domanda è necessario risolvere questo semplice esercizio:

Esercizio

Si stimi l'innalzamento degli oceani osservabile nel caso del riscaldamento di 1°C dell'atmosfera.

Si utilizzino le costanti presentu su Wikipedia.

Soluzione

Passo 1

Dato che la terra è approssimativamente in equilibrio termico si può cominciare stimando al rialzo la quantità di calore necessaria per ottenere l'innalzamento di 1°C delle calotte polari. Le calotte polari e tuti i ghiacciai contengono 25x10^6 Km^3 di ghiaccio. Supponiamo che si trovino tutte in antartide; 25x10^6 Km^3 corrispondono a un po' meno di 2.5x10^22 grammi di acqua. A circa 4 J per grado per grammo si ottengono 10^23 joule necessari per ottenere questo riscaldamento.

Passo 2

Supponiamo adesso che tutto questo calore destinato alla massa di ghiaccio non venga utilizzato equamente per riscaldare le molecole, ciascuna secondo la sua temperatura, ma vengano utilizzate tutte per sciogliere il ghiaccio che si trova a zero gradi, ciò che vengano utilizzate tutte per superare l'energia latente del ghiaccio. Il calore latente dell'acqua è 3.35x10^2 J per grammo. Cosicchè si ottiene che possiamo scogliere 3x10^20 grammi di ghiaccio, che corrispondono a circa 3x10^4 chilometri cubi di ghiacci.

Passo 3

Dividiamo adesso questi chilometri cubi di ghiaccio per la superficie degli oceani: 3x10^8 Km^2. Come vi vede subito, si ottengono 10^-4 Km di innalzamento del livello dei mari per ogni grado di innalzamento.

cosa abbiamo calcolato? che per ogni grado di cui la temperatura si alza, il livello del mare si può alzare al massimo di 10 cm. si noti che abbiamo fatto tutti i conti in abbondante vantaggio di stabilità. c'è da preoccuparsi? si noti che per ottenere un innalzamento di 1 metro, che non riuscirebbe nemmeno a sommergere tutto il lungomare di bari, sarebbe necessario un innalzamento della temperatura di 10 gradi (dieci!) centigradi. sempre in questo calcolo dove abbiamo approssimato tutto a favore dei catastrofisti...

il vero problema del riscaldamento globale non è lo scioglimento dei ghiacci, ma la desertificazione, che però, come spiega wiki, spesso ha origine dallo sfruttamento intensivo della popolazione che si stabilisce nel territorio per coltivarlo oppure dalle necessità industriali e di utilizzo per il pascolo.

specifico: non sono contro kyoto o per il petrolio o il nucleare, anzi! solo che preferisco si parli delle cose così come stanno. o perlomeno che si cerchi di ragionarci. soprattutto vedendo cosa siamo riusciti ad affermare nel passato...

ps: ho già fatto un calcolo del genere, una volta...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ci sono questioni aperte sulla modifica della salinità e in generale della concentrazione di sali: non tutti gli organismi rispondono allo stesso modo, e alcuni hanno una tolleranza bassissima, mentre altri risentirebbero della variazione di ioni come il calcio, richiesti per formare strutture calcaree. Inoltre una diluizione del bicarbonato sposterebbe l'equilibrio verso la solubilizzazione di depositi di calcio del fondale e renderebbe la vita più difficile agli organismi che assimilano questo ione dall'acqua. Anche l'anidride carbonica contenuta nell'atmosfera dovrebbe essere soggetta a una maggior solubilizzazione. Anche se questi effetti potrebbero risultare quantitativamente trascurabili a una prima occhiata per un aumento di un grado, i sali minerali sono un punto dolente della produttività marina, la quale si concentra nella fascia superficiale dell'acqua, mentre i processi di solubilizzazione/deposito avvengono nella fascia più profonda, per cui una modifica anche piccola degli aquilibri potrebbe avere effetti degni di nota sulla biosfera.
Oltre a ciò, la solubilità già bassa dell'ossigeno diminuisce all'aumentare della temperatura, e questo è una seria minaccia per gli organismi superiori.
Un'altra questione che non hai esaminato è lo scioglimento dei ghiacciai terrestri, che sono una importante fonte di acqua potabile: meno ghiacciai, più acqua in mare e meno nei fiumi. Così come bisognerebbe tenere in considerazione che a un aumento della temperatura dovrebbe corrispondere un aumento dell'evaporazione dell'acqua, e dunque, si suppone, un aumento delle precipitazioni. Però è necessario, a questo punto, capire il rapporto tra la velocità di evaporazione e quella di scioglimento e di precipitazione.
Sul piano strettamente quantitativo i calcoli sono fatti tenendo in considerazione anche i ghiacci artici e quelli terrestri. I ghiacci artici sono un problema minore, in ogni caso, in quanto occupano già un volume considerevole in acqua, per cui non dovrebbero indurre estese modificazioni, e ciò significa che tu ti sei messo comunque in una situazione svantaggiosa del calcolo, come giustamente affermi.
Ancora, recentemente si è detto che i ghiacci dell'antartide contengono grandi quantità di anidride caronica, per cui è stata avanzata l'ipotesi che uno scioglimento massiccio di questi sprigionerebbe una gran quantità di anidride carbonica, vanificando i protocolli internazionli e dando origine a un effetto a catena.
In definitiva ci sono un gran numero di conseguenze all'alterazione della temperatura dell'acqua, e già le poche notizie a mia disposizione che ho citato qui inducono, secondo me, a essere prudenti e a non pronunciarsi su quali, quanti e quanto rilevanti siano gli effetti dell'innalzamento globale della temperatura, in mancanza di dati precisi e di una conoscenza enciclopedica dell'ecologia.
Ciao