domenica, ottobre 26, 2008

Sulle origini del monopolio maschile della violenza

Ieri sera, dopo il secondo bicchiere di vino rosso, io e la mia ragazza abbiamo elaborato una teoria sul perchè in quasi tutte le società del mondo gli uomini hanno il monopolio della violenza e delle armi.

1. Lemma
La detenzione di un'arma rende più probabile la morte violenta del detentore.

Questo pensiamo sia vero per vari motivi: il motivo principale è che in una società molto primitiva gli scontri per l'accesso alle risorse erano probabilmente molto comuni. In questo caso, i detentori d'arma erano coloro che tendevano a combattere con altri detentori d'arma, dato che i non detentori si astenevano per paura, accontentandosi degli avanzi; probabilmente l'effetto netto di tale abitudine era l'aumento del tasso di mortalità degli armati. Probabilmente anche la partecipazione alla caccia era fonte di rischio per i detentori d'armi.

2. Generazione casuale di tradizioni
Per motivi puramente statistici, ci saranno state delle società e culture in cui ambo i sessi avevano accesso alle armi, altre in cui erano riservate agli uomini e altre in cui erano riservate alle donne.

3. Selezione
Quale società o cultura avrà avuto il maggior successo? Ovviamente quelle in cui l'accesso alle armi era riservato agli uomini! Le altre, infatti, erano demograficamente svantaggiate; infatti il tasso di nascita massimo annuale di una popolazione è, per motivi evidenti, approssimativamente uguale alla percentuale di donne. In tale maniera, si sono imposte e perpetuate società in cui le donne non avevano accesso alle armi.

3 commenti:

Bluebeardburns ha detto...

Caro Lap(l)aciano,

la tua riprogrammazione femminista ormai non conosce limiti! Spero almeno che tale innesto ti possa sopraffare solo dopo il secondo bicchiere di vino rosso e oltre!

ciao ciao

Lap(l)aciano ha detto...

Ciao caro,

se per la mia serie di ammende posso darti ragione, in questo caso non capisco dove vuoi arrivare.

Sei d'accordo che nelle società occidentali armi e violenza siano monopolio della parte maschile della società o no?

Se non lo sei, mi stupirebbe altamente, possiamo chiedere a Vincenzo conferme.

Se lo sei, da buono scienziato puoi cercare una spiegazione a questo fenomeno: essa può essere prevalentemente biologico-genetica o prevalentemente storica.

Al massimo, in questo post puoi accusarmi di sposare troppo il secondo punto di vista; è anche vero che il meccanismo da me spiegato potrebbe essere così antico da avere anche influenzato le lente e macchinose dinamiche evoluzioniste.

Bluebeardburns ha detto...

Guarda,

inizialmente avevo scritto dei contro-argomenti ma poi ho creduto che il tuo cenno al bicchiere di vino alleggerisse un po' il tutto... In effetti ti imputavo appunto di dare troppa importanza alla cultura.

Sono ben al corrente della sproporzione della parte maschile nella violenza.
La detenzione di armi é, peró, un fattore occasionale che, nell'efficacia lesiva di un individuo, va soppesato con fattori culturali (addestramento) e naturali (prestanza fisica). "L'accesso alle armi" mi pare una questione marginale, perché a prescindere da esse i maschi della specie umana manifestano piú comportamenti violenti rispetto alle femmine.
Le tradizioni, poi, non sono variabile aleatorie e hanno la loro genesi in tradizioni precedenti e nella natura!
Perció non puó esserci la selezione di cui parli, non su base culturale. L'unico argomento convincente é quello che porti alla fine circa il tasso di natalitá. Ma argomentarlo su base culturale, laddove esiste un'evidente base naturale, non ha senso per me. Ci possiamo semmai chiedere il perché evolutivo di questa differenza comportamentale tra i sessi. E qui il tuo argomento si applica anche ad altri mammiferi sociali (leoni, cervidi, scimpanzé), in cui i conflitti sono quasi sempre tra maschi.
Attenzione peró: questa situazione é ingenerata dalla superioritá fisica maschile e dalla socialitá della specie.
In alcune specie di insetti, ad esempio, il maschio é piú piccolo e debole della femmina, la quale manifesta comportamenti piú violenti, nonostante l'argomento della prole.
In casi come questo, peró, o non esiste una struttura sociale (es. la famosa mantide), oppure esiste una divisione dei ruoli secondaria, come nel caso delle api: sono le femmine che combattono, ma sono sterili, e l'ape regina, fertile, non si muove neppure!

Insomma, se con la causa che accrediti si puó concordare, il processo culturale a cui fai riferimento mi pare completamente campato per aria. Non penso che abbia nulla a che fare né con le armi né con la cultura.

Non é sempre colpa della societá :D


ciao ciao